Il fuoco: significati e simboli tra oriente ed occidente
Saremo al Biosalus a Urbino con due incontri
Il fuoco: significati e simboli tra Oriente e Occidente
Domenica 6 ottobre, ore 17.30
Sala incisori, Collegio Raffaello
Con Maurizio Di Massimo
Un incontro sul fuoco tra alcuni dei molteplici riferimenti e significati legati a questo elemento. Il simbolo universale più ricco nella tradizione spirituale, religiosa, esoterica che fa bruciare una conoscenza collettiva. Presente in numerosi simboli come fuoco solare: il triangolo rivolto verso l’alto, le armi acuminate, la svastica, la criniera del leone, la saetta, la ruota. Fondamento rituale delle tradizioni vediche (il dio fuoco Agni), zoroastriane, del continente africano, iraniche antiche, del culto delle Vestali… Il fuoco e l’acqua, sono i due grandi principi dell’universo: l’attivo e il passivo, il maschile e il femminile, contrapposti ma fondamentali ad ogni forma di vita e di ogni mito della creazione.
Qui il programma dell’incontro
Rituale del fuoco e meditazione sullo spazio del cuore
Domenica 6 ottobre, ore 18.40
Cortile del Collegio Raffaello
Con Maurizio Di Massimo
A conclusione della conferenza Il fuoco: significati e simboli tra oriente ed occidente (Sala Incisori - Collegio Raffaello) verrà effettuato un semplice rituale accendendo un piccolo fuoco a cui uniremo una meditazione sullo spazio del cuore. In tutte le tradizioni meditative o di ricerca spirituale, rivolgere l’attenzione sul centro energetico del cuore rappresenta una delle esperienze più importanti della trasformazione e integrazione della consapevolezza. Dalla preghiera del cuore della tradizione cristiana esicasta, alla via del bhakti yoga, alla visione del bodhicitta buddista, alla presenza della himma della tradizione sufi, la conoscenza e la purificazione di questo centro è una fase fondamentale del percorso di crescita personale.
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Ritorno alle radici: cultura e salute delle piante selvatiche
Sabato 5 ottobre, ore 15.30
Sala incisori, Collegio Raffaello
Con Maurizio Di Massimo e Sandro Di Massimo
L’interesse per le piante selvatiche trova un terreno fertile nella diffusa sensibilità che si è andata consolidando in questi ultimi decenni nei confronti della Natura, soprattutto attraverso la riscoperta e la diffusione della fitoalimurgia e della fitoterapia. Questo interesse è in crescente espansione e coinvolge persone di diversa età, preparazione culturale ed estrazione sociale.
Esistono altri fattori che contribuiscono a giustificare questo fenomeno, primo fra tutti la diffusa sensibilizzazione dell’opinione pubblica per tutto quello che riguarda la cucina e l’alimentazione.
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